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CALDAIE A BIOMASSE
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Alcune risposte alle domande più frequenti (faq) fatte da chi vorrebbe installare una caldaia a biomasse.
DOMANDE FREQUENTI (FAQ) PER GLI UTENTI INTERESSATI
ALL'INSTALLAZIONE DI UNA CALDAIA A BIOMASSA:
Cos'è la Biomassa?
Il termine biomassa è stato introdotto per indicare tutti quei materiali di origine organica (vegetale o animale) che non hanno subito alcun processo di fossilizzazione e sono utilizzati per la produzione di energia. Le biomasse rientrano fra le fonti rinnovabili poiché la CO2 emessa per la produzione di energia non rappresenta un incremento dell’anidride carbonica presente nell’ambiente, ma è la medesima che le piante hanno prima per svilupparsi e che alla loro morte tornerebbe nell’atmosfera attraverso i normali processi degradativi della sostanza organica.Le biomasse usate normalmente come combustibili sono: legna a ciocchi, cippato (legno triturato), pellet di legno, pellet alternativi (pellet di mais, di barbabietole ecc..), derivati agricoli come nocciolino di oliva, sansa esausta di oliva, gusci tritati di pesca, albicocca ecc..
Che vantaggi posso ottenere dall'uso della biomasse?
L'impiego della biomassa in caldaie appositamente costrutite, consente notevoli risparmi sulle spese di riscaldamento. Il risparmio rispetto ai combustibili tradizionali come gas/gasolio arriva al 70%. Tale risparmio potrà variare in base alla biomassa utilizzata. Esso sarà massimo nel caso di impiengo di biomasse autoprodotte come la legna o il cippato di legna. Altri combustibili disponibili localmente come nocciolino di oliva, gusci di pinoli ecc.. prodotti in loco, consentono risparmi molto elevati. Il risparmio è minore nel caso dell'uso del pellet di legna, infatti esso è prodotto in paesi esteri (l'italia ne produce poco localmente) e quindi è soggetto a costi di trasporto più elevati. Il vantaggio del pellet rispetto agli altri combustibili è però la grande versatilità ed il basso tenore di ceneri.
Quali tipi di caldaie a biomasse esistono?
Le caldaie a biomasse sono di vario tipo. Fondamentalmente possiamo suddividere in 3 grandi categorie:
Caldaie a pellet:caldaie adatte a bruciare pellet di legna, o nei modelli più evoluti, pellet alternativo. Sono caldaie con un funzionamento simile a quelle tradizionali. Sono poco impegnative, di norma va rimossa la cenere 1 volta alla settimana (1 volta ogni 20-25 giorni nei modelli più evoluti) e devono essere caricate di pellet 1-2 volte sempre a settimana.(salvo avere un contenitore di grande capacità che ne aumenta l'autonomia). Esistono anche caldaie a pellet dette policombustibili, adatte a bruciare oltre al pellet anche derivati di lavorazione dell'industria alimentare come mais, gusci tritati di mandorle e noccioline, nocciolino di oliva (dalla produzione dell'olio), semi di pesca ed albicocca tritati.
Caldaie a cippato di legna: sono alimentate da legna triturata, cippato appunto.Richiedono un grosso silos e un estrattore di carico del cippato, convengono solo per impianti da 80 kW in su: è l'ideale per grandi sistemi spesso centralizzati, come quelli per un condominio, o per reti di teleriscaldamento che collegano più edifici.Il cippato è meno costoso del pellet specie se prodotto in loco.
Caldaie a legna: sono adatte ad essere caricate con legna in ciocchi. Possono essere a fiamma normale oppure a fiamma inversa. Quelle a fiamma normale bruciano ogni tipo di legna, ma spesso hanno ridotta autonomia (max 2-3 ore).Le più moderne, quelle a gassificazione e fiamma inversa arrivano a rendimenti anche sopra al 90%, possono avere anche l'accensione automatica, sono modulabili e si interfacciano perfettamente con un termostato. Il limite più grande è che richiedono un minimo di lavoro: le cariche di legna, una o due al giorno, vanno effettuate a mano, la cenere va svuotata ogni 2- 3 giorni e - mentre alcune hanno un automatismo che lo fa al posto vostro - altre necessitano di una pulizia settimanale degli scambiatori.
Serenissima dispone in questo caso di modelli "ibridi" diciamo così, come le serie CR e CBE ,cioè caldaie a legna a fiamma normale con grande autonomia, per abbinare la libertà di utilizzo della legna di vario tipo con l'autonomia che si avvicina ai modelli a fiamma inversa.Le caldaie serie CBE sono adatte addirittura ad usare balle di paglia, di produzione locale, portando i livelli di risparmio al massimo.
Caldaie a legna e pellet:Sono una versione modificata delle caldaie a legna, con l'implementazione di un bruciatore a pellet, da usare quando si desidera aumentare l'autonomia della legna. Purtroppo hanno costi più elevati rispetto al prodotto a solo legna.
E' sempre possibile installare le caldaie a biomassa?
Al giorno d'oggi esistono caldaie a biomassa di ogni genere e dimensione, quindi nel 90% dei casi è possibile trovare la soluzione adatta ad ogni esigenza abitativa. Dalle compatte caldaie a pellet (misure 60x60) adatte a superfici di 90-140mq alle caldaie a biomasse di tipo industriale adatte a riscaldare capannoni e serre agricole. Recentemente sono nati anche sistemi di riscaldamento ad aria calda, detti generatori d'aria calda alimetati a biomasse, adatti a riscaldare complessi industriali in maniera rapida ed economica.
Esistono incentivi per l'installazione delle caldaie a biomasse?
L'installazione di caldaie a biomassa è incentivata in vario modo, attraverso rimborsi di natura fiscale che raggiungono il 65% di quanto speso per l'utenza civile. In ambito industriale vengono elargiti anche rimborsi in conto capitale come i così detti certificati bianchi (TEP) oppure il nuovo conto termico per l'utenza sia civile che industriale.
Esistono soluzioni specifiche per le attività produttive?
L'installazione di caldaie a biomassa è una soluzione molto conveniente per le attività produttive che richiedono il riscaldamento di ampi locali.
Un esempio sono le serre florovivaistiche, in tal caso gli alti costi di riscaldamento possono essere abbattuti agevolmente con l'installazione delle caldaie a biomasse. Anche l'impiego di moderni generatori d'aria calda a biomasse è una soluzione conveniente, in tal caso è anche attuabile rapidamente, dato che il generatore richiede il semplice raccordo ad una canna fumaria. Senza collegamenti idraulici di sorta. Soluzione adatta anche per riscaldare capannoni industriali in tempi rapidi.
Esistono poi soluzioni specifiche per le aziende produttive che usano il vapore. Nei processi produttivi il costo della produzione di vapore è molto elevato, ecco allora che l'installazione di una specifica caldaia a biomassa a vapore, consentirà all'azienda di abbattere tali costi in maniera evidentissima. Un esempio possono essere gli stabilimenti che lavorano frutta come le mandorle, in tal caso il vantaggio è dettato dalla possibilità di usare i gusci di mandorle spaccati, per produrre vapore, usato nei processi produttivi. Va inoltre considerato
che le caldaie a vapore a biomassa sono incentivate dal GSE sempre con il meccanismo dei certificati bianchi, che consentono all'impresa di ammortizzare in tempi rapidi il costo dell'impianto.
Per altre domande potete scriverci alla nostra email: info@caldaieabiomasse.it oppure usate il nostro blog.